Teatro Gioco Vita in tournée in Francia
Teatro Gioco Vita ritorna in Francia con lo spettacolo Sonia e Alfredo, che tra il 25 gennaio e l’8 febbraio sarà in scena con una decina di repliche in sei città: Evron, Pornichet, Saint-Jean-de-Boiseau, La Planch, Saint-Hilaire-de-Riez.
Tante rappresentazioni che andranno presto a incrementare il traguardo della cinquantesima replica raggiunto proprio in Francia a fine dicembre 2022, a Marsiglia.
Qui Sonia e Alfredo è stato ospite del Mucem (Musée des Civilisations de l'Europe et de la Méditerranée), presentato in un programma per famiglie dedicato al tema “Vive l’amitié!”.
E lo spettacolo per attori e ombre di Teatro Gioco Vita racconta ai bambini proprio una storia di amicizia e solidarietà, una storia semplice, dolce e commovente.
Il testo drammaturgico, tratto dai libri Va-t’en, Alfred! (Vai via, Alfredo) e T’es là, Alfred? di Catherine Pineur, autrice e illustratrice di libri per ragazzi, fonde e sviluppa in un’unica storia le vicende contenute nei due libri. Regia e scene sono a cura di Fabrizio Montecchi, le sagome, tratte dai disegni di Pineur, sono di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari.
Coprodotto con la francese MAL - Maison des Arts du Léman (Thonon-Évian-Publier), è stato creato nel 2020 in piena emergenza sanitaria, situazione che ha contrassegnato tutte le tappe dell’allestimento e condizionato a lungo l’avvio di tournée. E così se 50 recite in due anni per i consueti standard di Teatro Gioco Vita non sono molte, per Sonia e Alfredo sono un traguardo molto importante, perché testimoniano la ripresa delle tournée in Italia e all’estero.
Nel 2022, le tournée all’estero hanno interessato questa e altre produzioni di Teatro Gioco Vita, che è stato ospite di importanti festival internazionali a Belfort, Stoccolma, Zagabria, Schwäbisch Gmünd, Thonon-les-Bains, Lubiana.
E nel 2023, la compagnia è già andata in scena in Francia con un altro spettacolo, ospite del Centre Dramatique National de Normandie di Rouen (19-21 gennaio): Io e niente, un’altra storia intensa e commovente, tratta, in questo caso, dall’opera di Kitty Crowther.