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Svizzera – “La traviata” di Verdi con le ombre di Teatro Gioco Vita

Diretta da Markus Poschner e con la regia di Carmelo Rifici, l’opera inaugura la stagione del LAC Lugano. Dal 2 all’8 settembre

L’opera lirica torna sul palco del LAC di Lugano e inaugura la nuova stagione 2022-23 con La traviata di Giuseppe Verdi.

Dopo il successo de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Carmelo Rifici firma la regia del capolavoro verdiano accompagnato dal Maestro Markus Poschner, alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana, di cui è direttore principale, e dal Coro della Radiotelevisione svizzera.
È una produzione di LAC Lugano Arte e Cultura in coproduzione con l’Orchestra della Svizzera italiana e in collaborazione con LuganoMusica.

Un allestimento importante, in cui Rifici ha scelto di farsi affiancare dalla squadra artistica con cui aveva già lavorato ne Il barbiere di Siviglia – lo scenografo Guido Buganza, la costumista Margherita Baldoni, il light designer Alessandro Verazzi e il coreografo Alessio Maria Romano –, e di collaborare per la prima volta con Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita, la compagnia che da oltre cinquant'anni porta nel mondo l’arte del teatro di figura e del teatro d’ombre.

Le ombre de La Traviata, convocate sulla scena dall’intuizione registica di Carmelo Rifici, rifuggono ogni ruolo narrativo e si pongono al servizio di una dimensione puramente ontologica della storia, per dare corpo ai fantasmi di Violetta e del cieco mondo che la circonda. “Aiutato da giochi di luce e ombre, ho lasciato che Violetta si muovesse in uno spazio della memoria e dell’amore”, leggiamo nelle note di regia, che ci spiegano anche la loro funzione.

“Le tante figure e forme che queste ombre portano in scena rimandano anche a una macabra moltitudine di esseri che ci accompagnano nel cuore oscuro di una società umana dove tutto, riti, regole e comportamenti, si muove in bilico tra un mostruoso che inquieta e impaurisce e un grottesco che irride e diverte.
(…) Grazie ai disegni di Nicoletta Garioni, dai tratti primitivi e ancestrali, che si trasformano per la scena in altrettante silhouette dal grande impatto iconico, e ai dispositivi proiettivi pensati da Fabrizio Montecchi e Anna Adorno, le ombre de La traviata costellano il tragico percorso di Violetta. Come presenze ineffabili che abitano i luoghi della storia, le loro apparizioni sono ogni volta epifanie di un “altrove” perturbante. Nascono dagli arredi e dagli oggetti, e si manifestano ovunque, sulle pareti come sui pavimenti e sui veli, con la determinazione di chi sa di essere, anche senza avere voce, spietato testimone di un lacerante pianto di dolore”.

Teatro Gioco Vita, con questa e altre collaborazioni di ampio respiro che intersecano diversi linguaggi artistici (come quella recentemente sottoscritta con la Galleria Ricci Oddi di Piacenza), conferma il suo progetto di partecipazione e condivisione con altre realtà culturali di visioni operative ed esperienze, di obiettivi artistici e culturali.

La traviata è in scena il 2, 4, 6 e 8 settembre. Per tutte le informazioni e gli approfondimenti:
https://www.luganolac.ch/lac/about/produzioni/stagioni/stagione_22_23/la-traviata/home.html

 

LAC Lugano Arte e Cultura

Teatro Gioco Vita

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