"Artificial Botany" dello studio fuse* negli Stati Uniti
Si è aperta l’11 maggio scorso a San Francisco una nuova edizione di Artificial Botany, l’installazione audiovisiva dello studio fuse* che esplora le potenzialità espressive delle illustrazioni botaniche attraverso l'utilizzo di algoritmi di machine learning.
La mostra è presentata dall’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco nei nuovi spazi Innovit - Italian Innovation and Culture Hub e sarà visitabile fino al 1° settembre.
Per realizzare il progetto Artificial Botany, fuse* ha utilizzato le illustrazioni botaniche di alcuni tra i più grandi artisti del genere come materiale di apprendimento per un sistema in grado di ricreare nuove immagini artificiali con elementi morfologici quasi identici alle immagini originali, ma con dettagli e caratteristiche che sembrano creati da mani umane. La macchina rielabora il contenuto creando un nuovo linguaggio, catturando le informazioni e le qualità artistiche tipiche dell'uomo e della natura.
La prima versione di Artificial Botany è stata creata nel 2020 ma l’opera è in continua evoluzione. Il progetto combina stampe digitali e analogiche con installazioni video, ambienti sonori con esemplari di antichi erbari, serigrafie naturali stampate accanto a installazioni audiovisive immersive.
La mostra di San Francisco offre uno sguardo completo sulla serie e comprende, tra le altre, le immagini dell’erbario del naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi, uno dei più antichi al mondo – acquisite nel 2022 grazie alla Biblioteca Universitaria e l’Orto Botanico dell’Università di Bologna –, e le serie più recenti e ancora inedite generate da illustrazioni artificiali.