Francia – “SAGA” di Marco D’Agostin
Marco D'Agostin ritorna all'Espace Malraux di Chambéry, che lo aveva ospitato per la creazione del suo lavoro First love, con il nuovo progetto coreografico SAGA, una riflessione sul significato della parentela oggi.
SAGA guarda alla famiglia, alla sua immagine, a ciò che rappresenta e alle diverse forme che questa nozione ha assunto nella storia. Per Marco D'Agostin, i legami familiari non sono definiti da legami genetici o di sangue, ma da quello che condividiamo – una casa, forse – e soprattutto dal modo in cui “abitiamo” assieme il mondo.
Insieme mangiamo, ci raccontiamo, cantiamo, balliamo. Su una superfice ricoperta di polvere bianca, cinque danzatori – i cinque ospiti di questa SAGA – scrivono insieme un “romanzo di famiglia” coreografico: in momenti che si contraggono o si espandono, fondendosi e separandosi costantemente, si scambiano i loro ricordi, i loro segreti, le loro canzoni, le loro danze, generando parentele invisibili e impreviste.
SAGA è stato creato in stretta collaborazione con l’artista visuale Paola Villani. Realizzato con il supporto della Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito del programma 'New Settings', è prodotto da VAN, centro di produzione con base a Bologna, in coproduzione con diversi centri europei di produzione della danza, tra i quali lo stesso Malraux - Scène nationale Chambéry Savoie, dove SAGA è in scena il 12 maggio (ore 20).