Un anno di cultura dell’Emilia-Romagna all’estero
L’Emilia-Romagna è una terra ‘ricca’ di cultura in ogni senso, perché, oltre al consistente patrimonio di beni culturali e naturali, le più di mille biblioteche, gli oltre cinquecento musei, un circuito di circa cento teatri, è tra le regioni italiane che producono più ricchezza con la cultura, e dove l’offerta e il ‘consumo’ culturale sono tra i più alti d’Italia.
Ma l’Emilia-Romagna è anche capace di ‘esportare’ la propria produzione artistica e culturale. Ne danno testimonianza i 460 eventi che nel 2019 hanno portato in 59 Paesi di tutti i continenti spettacoli dal vivo, cinema, mostre, multimedia, workshop, conferenze, eventi promozionali, diffondendo nel mondo le attività culturali e la conoscenza del patrimonio di questo territorio.
I Paesi che hanno ospitato il maggior numero di manifestazioni sono, nell’ordine, Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone, Spagna e Argentina (ma sono state raggiunte anche le Kiribati, pur con una sola manifestazione!).
Il teatro ancora una volta è al primo posto nella classifica dell’export culturale: gli spettacoli di 31 compagnie e centri di produzione emiliano-romagnoli sono andati in scena in importanti teatri e festival internazionali con circa 200 rappresentazioni, oltre a residenze artistiche, workshop e master class, conferenze e incontri.
Nell’ambito della prosa, si distinguono l’attività della Societas, con nove spettacoli allestiti in Europa, Asia, Nord e Sud America, e quella della compagnia Instabili Vaganti, che ha stabilito fruttuosi e duraturi rapporti di collaborazione artistica in India e Sud America, dove ha debuttato la nuova produzione The Global City / Ciudad Global.
Nell’ambito del teatro ragazzi, le compagnie più attive sono state: La Baracca-Testoni Ragazzi, con sette produzioni in tournée in Europa, Cina, Giappone, Messico, Perù, Ruanda; Teatro Gioco Vita, con cinque titoli circuitati in Paesi europei e Senegal; Teatro delle Briciole, con due produzioni andate in scena prevalentemente in Europa.
Menzioni particolari vanno a Romeo Castellucci, sempre più celebrato all’estero anche nella regia lirica, tanto da ricevere un “triplo premio” Opernwel per Salome - migliore spettacolo, migliore regista, migliore scenografo – e due Golden Mask per Jeanne d'Arc au Bûcher – migliore spettacolo e migliore scenografo. Castellucci ha ricevuto, inoltre, l’onorificenza di membro dell’Accadémie Royale de Belgique.
Ancora menzioni particolari per Marco Martinelli, regista-drammaturgo del Teatro delle Albe, che ha ricevuto il Premio al volontariato 2019, indetto dalla Presidenza del Senato, per il progetto Dante a Kibera, realizzato con Fondazione Avsi, e a Teatrino Giullare, che ha vinto l'Excellent Play Award 2019 all'8° International Theatre Award di Tsingtao con lo spettacolo Menelao, co-prodotto da ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione.
E restando in Cina, e parlando ancora di premi, una doverosa citazione è per lo studio fuse* che con l’installazione Multiverse .pan ha vinto il Wu Guanzhong Art and Science Innovation Award a Pechino. Le installazioni e le performance multimediali di fuse* sono state protagoniste anche in Canada, Messico ed Europa.
Passando alla musica, sono oltre 60 i concerti, con un vasto repertorio eseguito da ensamble, orchestre e solisti prevalentemente negli Stati Uniti e in Europa, senza dimenticare la tournée in Giappone del Teatro Comunale di Bologna con il Rigoletto di Giuseppe Verdi e Il barbiere di Siviglia di Rossini.
Il barbiere di Siviglia emerge anche tra le performance più rappresentate nell’ambito della danza - tra le 36 totali -, trasformato in ‘balletto d’azione’ da Monica Casadei e la sua Artemis, anche se il ‘primato’ in ambito coreutico spetta ad Aterballetto, con sei diversi spettacoli presentati in 13 piazze europee.
Le mostre sono state 35, dedicate principalmente al cinema, grazie alla dinamica attività del Centro Cinema Citta di Cesena in diversi Paesi europei, e all’illustrazione per ragazzi, grazie all’impegno della Bologna Children’s Book Fair in Cina, Giappone, Brasile. Il MAMbo di Bologna ha portato invece le opere di Giorgio Morandi in Spagna, in un'importante esposizione al Guggenheim di Bilbao.
E a proposito di cinema, sono state oltre 70, e in più di 20 Paesi in tutti i continenti, le proiezioni di film di autori emiliano-romagnoli, moltissime delle quali in omaggio al grande Bernardo Bertolucci, scomparso il 26 novembre 2018, e a Federico Fellini, in vista delle celebrazioni del 2020 per il centenario della nascita.
Il bilancio del 2019 per la cultura dell’Emilia-Romagna all’estero si conclude con un richiamo alle oltre 40 iniziative promozionali organizzate, prevalentemente legate alle Manifestazioni Paese del MAECI: Settimane della Lingua e della Cucina Italiana nel Mondo, Italian Design Day, Fare Cinema, “Africa, Culture, Mediterraneo”, "Tempo Forte Italia-Grecia 2019”, Leonardo 500.
Tra le più importanti, la partecipazione al Festival di Atene ed Epidauro dell’Aterballetto e il concerto del Maestro Riccardo Muti “Le Vie dell’Amicizia”, tradizionale appuntamento del Ravenna Festival, la mostra Design is Everyday alla Budapest Design Week, la tavola rotonda "Fare Cinema: i mestieri del cinema nella creatività italo-lussemburghese", in collaborazione con Film Fund Luxembourg ed Emilia-Romagna Film Commission, il concerto Maqeda Tour dell’Associazione Andlay all’Ethiopian National Theatre di Addis Abeba.
Inoltre, sono state realizzate iniziative in anteprima sugli anniversari del 2020 di Fellini, Artusi e Rodari, quest’ultimo, in particolare, con la mostra Figure per Gianni Rodari. Eccellenze italiane, già allestita al Portland Art Museum e ora in corso a San Francisco.
Le attività sono state realizzate con la preziosa collaborazione delle Rappresentanze Diplomatiche e Culturali del Ministero Affari Esteri.