Svizzera - Maqeda Tour 2019 per Atse Tewodros Project
Atse Tewodros Project è un progetto che mette in dialogo musicisti etiopi di tradizione e musicisti italiani su memoria storica, futuro comune, convivenza e migrazione.
Il progetto coinvolge otto musicisti. Tre sono italiani: Fabrizio Puglisi al pianoforte, Tommy Ruggero alla batteria e Camilla Missio al basso. Quattro sono musicisti etiopi di tradizione: Endris Hassen, violino monocorde "masinko", Misale Legesse, batteria tradizionale etiope, Abu Gebre, flauto tradizionale di canna di fiume "Washint", Anteneh Teklemariam, lira tradizionale etiope "Kirar" e l'ideatrice del progetto, l'artista italo-etiope Gabriella Ghermandi alla voce.
Il progetto prende il nome da uno dei più amati imperatori della storia d'Etiopia, che regnò nel 1850 e modernizzo il paese pur rispettando le tradizioni.
Atse Tewodros, che non apparteneva alla casa imperiale d'Etiopia, arrivò al trono grazie alla sua volontà e al suo carisma, e seppe conquistare il popolo fino ad indurlo a rompere con una tradizione secolare per sostenere la sua ascesa alla guida del paese.
I musicisti di Atse Tewodros Project sono ora impegnati nel Maqeda Tour 2019.
Dopo un concerto a Berlino in settembre, si esibiscono in Svizzera, a Flawil l’11 ottobre e a Lugano il 12 ottobre nell’ambito della 6^ edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano.
A fine ottobre il Maqeda Tour proseguirà ad Addis Abeba.
Maqeda è il nome etiope della Regina di Saba, colei che secondo la leggenda epica d'Etiopia lanciò all'Imperatore Salomone una sfida sui reciproci saperi. Gabriella Ghermandi ha scelto il suo nome perché i nuovi brani musicali proposti nel tour sono dedicati alle figure femminili della storia e della mitologia etiopi.
Dopo un viaggio in Etiopia la scorsa primavera, Gabriella Ghermandi ha recuperato canti di donne delle diverse etnie, poi trascritti con i compositori locali. I brani sono stati rielaborati con l’ensamble di Atse Tewodros Project in una rivisitazione moderna, ma nel rispetto della tradizione.
Il progetto riceve il sostegno del MiBAC - bando MigrArti e dell’Assessorato Cultura della Regione Emilia-Romagna.