Spagna – Il Teatro delle Albe al Festival de Otoño di Madrid
fedeli d’Amore è un “polittico in sette quadri per Dante” scritto da Marco Martinelli con ideazione e regia condivise come di consueto con Ermanna Montanari.
Nei singoli quadri, voci diverse ci parlano del profugo, del poeta fuggito dalla sua città che lo ha condannato al rogo, e che ora è sul letto di morte in esilio, a Ravenna, in preda a febbre malarica.
Quelle voci sono sospese tra il Trecento e il nostro presente, e la scrittura di Martinelli tiene insieme “realtà” politica e metafisica, cronaca e spiritualità.
Ermanna Montanari – “sola, possente, radicale, al leggio o in proscenio, con quella voce grande” (Rodolfo Di Giammarco) – guida lo spettatore in questo viaggio “attorno” a Dante Alighieri e al nostro presente, in una straordinaria interpretazione che le è valsa il Premio Ubu quale migliore attrice.
Lo spettacolo arricchisce l’itinerario che Marco Martinelli e Ermanna Montanari e il Teatro delle Albe, insieme a Ravenna Festival, hanno iniziato nel 2017 con Inferno e proseguito nel 2019 e 2021 con le altre due cantiche della Divina Commedia, un percorso portato avanti con un Cantiere Dante aperto a tutti i cittadini che desideravano partecipare, e insieme a un gruppo di amici “sapienti” – filosofi, scrittori, studiosi di letteratura – che hanno affrontato Dante con ottiche e strumenti diversi.
fedeli d’Amore è in scena al Festival de Otoño di Madrid il 17 e il 18 novembre (ore 19, presso il Teatro de la Abadía), presentato dall’Istituto Italiano di Cultura, partner del festival.
In questo anno in cui ricorre il 700° anniversario della morte di Dante, l’Istituto e il Teatro delle Albe hanno organizzato anche un laboratorio dantesco per chi volesse approfondire la sua opera: 15 persone, sia attori che semplici appassionati della Divina Commedia, lavoreranno insieme per cinque giorni (15-19 novembre), per poi mostrare l’esito del piccolo ‘cantiere Dante’ in uno spettacolo presso l’Istituto di Cultura.
La tournée del Teatro delle Albe è realizzata con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, della Regione Emilia-Romagna e ATER Fondazione.