Claudia Castellucci a Madrid
Drammaturga, coreografa e didatta, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio (oggi Societas), Claudia Castellucci porta avanti da decenni una ricerca sul movimento, premiata con il Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia 2020: “coreografa sobria, seria, minimalista ed esigente che lavora con sacralità”.
L’artista sarà a Madrid il 21 e 22 febbraio ospite di Teatros del Canal, dove andrà in scena la première spagnola di Sahara, la nuova danza della Compagnia Mòra da lei diretta, e sarà presentato il suo libro Secta. Escuela de técnica dramática, pubblicato in spagnolo dalle Ediciones La uÑa RoTa (Setta. Scuola di tecnica drammatica, 2015, edito in Italia da Quodlibet).
In Sahara, la ricerca coreografica e filosofica di Claudia Castellucci si confronta con la dimensione del deserto: «Creare dal nulla è la segreta pretesa dell’arte. Il deserto, nell’estrema monotonia di tempo e di spazio, il deserto offre le condizioni per opporre un altro modo e per dimostrare che è possibile produrre un altro mondo, anche quando si ha, come materia prima, soltanto la propria persona. La danza ha, come unico –primo e ultimo– strumento, soltanto se stessi».
Se nelle danze precedenti di Claudia Castellucci la tensione mentale dei Danzatori era implicita nell’interpretazione di uno schema coreografico rigoroso da risvegliare, qui, la danza è più spinta ad affermare sé stessa come arte della flagranza, dove larga parte dell’impegno si esprime in decisioni immediate che ogni Danzante deve prendere, spogliato di qualsiasi modello.
Sahara è in scena il 21 e 22 febbraio alle ore 19. La presentazione del libro è il 22 febbraio alle ore 17,30, in un incontro pubblico cui partecipano Carlos Rod, direttore delle Ediciones La uÑa RoTa, Cristina Lesmes, la traduttrice, e Álvaro Vicente, coordinatore dei contenuti e della redazione della “Revista Dramática”.
- Sahara
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video - Setta. Scuola di tecnica drammatica (nel sito Quodlibet)