Teatro Nucleo in Argentina e Uruguay
Nel mese di novembre Teatro Nucleo è in Argentina e Uruguay, impegnato in diverse attività a Buenos Aires, Santiago del Estero, San Fernando del Valle de Catamarca e Montevideo, attività che sono anche collegate al cinquantesimo anniversario della sua nascita.
La tournée si è aperta con la messa in scena di Kashimashi al Festival de Teatro Independiente de la Comuna 15 di Buenos Aires (8 novembre).
È uno spettacolo di e con Natasha Czertok che ruota attorno agli stereotipi di genere. «Gli stereotipi che ho individuato come modelli, personaggi che affronto nello spettacolo, è come se fossero tante solitudini, tanti lati di una stessa donna», spiega l’attrice e regista, che in questo assolo di teatro-danza si insinua, con una buona dose di autoironia, nelle dinamiche legate a quella che siamo soliti definire “normalità.
Kashimashi va in scena in Argentina anche a San Fernando del Valle de Catamarca (16 novembre) e successivamente in Uruguay, a Montevideo, presentato dall’Istituto Italiano di Cultura in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (26 novembre).
La rappresentazione di Montevideo è parte di “L’ottimismo della pratica”, serie di laboratori, incontri, seminari per far conoscere il lavoro di Teatro Nucleo nella salute mentale a cinquant’anni dalla nascita.
È la seconda parte del progetto “Il teatro e il cinema al servizio della salute mentale tra Emilia-Romagna e Argentina”, promosso con l’intento di mettere in risalto l’importante funzione del teatro e del cinema nell’ambito del movimento di Psichiatria Democratica che portò negli anni ‘70 alla famosa “Legge Basaglia” grazie alla quale vennero chiusi i manicomi, e che venne imitata da molti Paesi, tra i quali l’Argentina, per il forte messaggio di apertura e di trasformazione sociale.
Il programma delle attività coinvolge importanti istituzioni, a cominciare dalle Università di Buenos Aires, Santiago del Estero e Catamarca, oltre a diversi centri di studio e ricerca nell’ambito della salute mentale e delle arti performative.
Il programma comprende il seminario di studi “Traiettorie possibili tra arte e salute mentale”, che avrà luogo a Santiago del Estero (11-12 novembre), a San Fernando del Valle de Catamarca (15-17 novembre), e a Montevideo (27 novembre); la conferenza “Teatro Nucleo. 50 anni di lavoro tra ricerca, salute mentale e cittadinanza”, a Buenos Aires (20 novembre); il laboratorio di pratica teatrale A ojos abiertos, diretto da Natasha Czertok e Horacio Czertok, rivolto a operatrici e operatori del contesto sociale, sempre a Buenos Aires (20-21 novembre).
L’evento conclusivo di “L’ottimismo della pratica” è a Buenos Aires, con lo spettacolo Contra Gigantes, il monologo di Horacio Czertok tratto dal suo famoso e premiato spettacolo Quijote! (29 novembre).
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