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Tante sedi internazionali accolgono il film su Francesco Baracca alla cui realizzazione hanno collaborato anche il Comune di Lugo e Emilia-Romagna Film Commission

Proiezioni de "I cacciatori del cielo" in occasione del centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare italiana

Per celebrare il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare (28 marzo 1923 – 28 marzo 2023), in diverse sedi nel mondo viene proiettato I cacciatori del cielo, il docu-film su Francesco Baracca e l'avvincente storia della nascita dell’aviazione italiana, alla cui realizzazione hanno collaborato anche il Comune di Lugo e Emilia-Romagna Film Commission.

Il film è co-prodotto da Anele con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e di Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A., e con il contributo di Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna, Comune di Lugo di Romagna, Consorzio In Bassa Romagna.

Anche il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha dato il Patrocinio e ora promuove il docu-film attraverso la rete delle rappresentanze diplomatiche e culturali nel mondo.

I cacciatori del cielo abbraccia temi universali come amicizia, amore, coraggio e spirito di sacrificio. La storia è raccontata attraverso le gesta di tre uomini: il maggiore Francesco Baracca (che diverrà principale asso dell’aviazione italiana), il capitano Ruggero Piccio (che in seguito diverrà il primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare), e Bartolomeo Piovesan, un semplice meccanico di umile estrazione sociale, addetto alla manutenzione dell’aereo di Baracca. La fiction vera e propria intervalla preziosi materiali di repertorio, sia foto sia filmati d’epoca sia animazioni originali.
Giuseppe Fiorello interpreta Francesco Baracca, la regia è di Mario Vitale.

Alcune scene del docu-film sono state girate a Lugo di Romagna, paese di origine del pilota, nel Museo Baracca. Inaugurato nel 1926 a ricordo dell’asso dell’aviazione, e oggi situato nella casa natale di Francesco, è un luogo particolarmente suggestivo che ospita il suo caccia SPAD VII, oltre a cimeli, oggetti appartenuti all’eroe e documenti d’epoca. Giuseppe Fiorello e la troupe hanno visitato anche il monumento a Baracca che caratterizza la piazza principale, capolavoro metafisico dello scultore faentino Domenico Rambelli (1936), e la cappella sepolcrale di Baracca nella parte monumentale del cimitero cittadino, ideata nel 1923 dall’artista romagnolo Roberto Sella.
Lugo è tra i centri colpiti dalla recente alluvione. Anche il Museo Baracca ha subìto danni, ma l’acqua ha risparmiato l’aereo, e il museo è stato riaperto il 30 maggio.

I cacciatori del cielo è già stato presentato negli Stati Uniti, a Scottsdale (7 giugno), una proiezione organizzata dal Consolato Onorario d’Italia in Arizona in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.

Tra i prossimi appuntamenti, le proiezioni organizzate dall’Istituto Italiano di Cultura di Dublino (22 giugno) e dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal (29 giugno).

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