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Il Teatro Regio di Parma per OperaVision

"Ascesa e caduta della città di Mahagonny" di Kurt Weill in streaming dal 30 aprile e disponibile per tre mesi

OperaVision, la piattaforma digitale realizzata da Opera Europa grazie al supporto del programma Creative Europe dell’Unione Europea, offrirà gratuitamente nel triennio 2022-2024 un ricco cartellone di opere in live streaming e on demand da oltre 30 teatri di 16 paesi. 
Il Teatro Regio di Parma aderisce al progetto con un’opera all’anno, iniziando con Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill che viene trasmessa dal 30 aprile (ore 20:00 CET) e resterà disponibile per tre mesi, fino al 30 luglio (ore 12:00 CET).

È un nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma in coproduzione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+2021.

Testimonianza della fertile ma tesa collaborazione tra Kurt Weill e Bertolt Brecht, Ascesa e caduta della città di Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny) è una delle grandi opere del XX secolo. Come leggiamo nella presentazione, è un lavoro “con una ricca melodia e uno slancio drammatico inarrestabile”, che ci porta “all'inferno e oltre” di Mahagonny, città (immaginaria) americana fondata nel deserto da tre criminali in fuga dalla polizia e totalmente votata al piacere.
La storia di una città in cui tutto è permesso grazie al denaro, nella visione degli autori è occasione per denunciare la degenerazione della società del tempo, ma è anche diventata un’anticipazione della società consumistica e “cattiva” del XXI secolo.

Lo spettacolo è in lingua tedesca con sottotitoli in inglese, italiano, tedesco e l’opzione di traduzione automatica in più di cento altre lingue.

Sono inoltre disponibili contenuti extra di approfondimento, con interviste a Christopher Franklin (Maestro concertatore e direttore), Henning Brockhaus (regia), Valentina Escobar (coreografie), Martino Faggiani (Maestro del coro), Margherita Palli (scene), oltre ad una video-sinossi e un ‘dietro le quinte’ dell’allestimento.

Teatro Regio di Parma

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