Tanti appuntamenti internazionali per lo studio fuse*
È un autunno denso di appuntamenti internazionali per fuse*, lo studio d'arte multidisciplinare di Campogalliano (Modena) che esplora le possibilità espressive date dall’uso creativo delle tecnologie digitali.
Una nuova installazione, Fragile, viene presentata a Washington in occasione della mostra Life of a Neuron, creata da ARTECHOUSE in collaborazione con la Society for Neuroscience. Una mostra immersiva, che permette di sperimentare un neurone, dalla pre-nascita alla morte, fornendo una visione esperienziale della vita a livello cellulare (27 settembre-28 novembre).
La mostra riunisce artisti e scienziati in una collaborazione innovativa e ospita installazioni di artisti multidisciplinari provenienti da tutto il mondo: l’opera di fuse *, Fragile, commissionata per l’occasione da ARTECHOUSE, indaga la relazione tra l'esperienza umana stressante e le trasformazioni che avvengono nel nostro cervello.
Un’altra installazione di fuse* è stata e viene nel frattempo presentata in due manifestazioni in Europa: Multiverse 5.1.
È l'adattamento a cinque schermi di Multiverse, una installazione audiovisiva che pone le sue basi sulla teoria di Lee Smolin e attraverso la creazione di una successione di quadri digitali generati in tempo reale, tenta di rappresentare l’eterna nascita e morte di infiniti universi paralleli.
Multiverse 5.1 è stata presentata allo Zsolnay Light Festival di Pécs, in Ungheria, dove è stata allestita nella Cella Septichora, sito patrimonio UNESCO (30 settembre-3 ottobre).
Il Festival, che pone grande enfasi sulla triade arte-scienza-tecnologia, offre al pubblico non solo emozionanti light painting e proiezioni che rivestono di luce strade, palazzi e monumenti, ma anche performance artistiche di teatro di strada, nuovo circo, musica e laboratori.
Il 7 ottobre Multiverse 5.1 sarà a Espoo, in Finlandia, nell’ambito del REFLEKTOR Light Art Festival. La manifestazione, che si svolge a Helsinki, Kauniainen, Espoo e Vantaa, presenta opere di artisti provenienti da Giappone, Inghilterra, Germania, Italia e Finlandia. Ambientato in parchi pubblici, locali al coperto, vecchi capannoni industriali e altri luoghi unici, il festival sfida il pubblico “ad avventurarsi nell'oscurità per esplorare la transizione del banale spazio quotidiano trasformato in esperienze da sogno”.
Lo scorso 3 ottobre, invece, lo studio fuse* ha partecipato al Sonár Festival di Istanbul, dedicato a “Musica, Creatività & Tecnologia”, con una live media performance: Ljós, una "pietra miliare" del loro lavoro di ricerca nel campo delle arti performative, iniziato nel 2014.
Ljós (“luce” in islandese) è stato concepito ricercando la connessione profonda tra luce, spazio, suono e movimento. Una danzatrice è il tramite attraverso cui lo spettatore entra in un mondo immaginario e singolare, uno spazio surreale ed onirico senza gravità né tempo, fatto di suoni e immagini che reagiscono ed interagiscono in tempo reale grazie ad un sistema software che genera e modifica tutti gli elementi scenici che accompagnano la performance.
Gli impegni di fuse* in Europa continuano in Spagna, dove il 15 ottobre ci sarà la première di Artificial Botany al CosmoCaixa, il museo delle scienze di Barcellona, che presenta l'installazione nell’ambito del progetto "NEO: botánica, entomología y arte digital" (15 ottobre-30 novembre).
Artificial Botany esplora le potenzialità espressive delle illustrazioni botaniche attraverso l'utilizzo di algoritmi di machine learning. Le illustrazioni dei più grandi artisti del genere, attinte da archivi di pubblico dominio, sono diventate il materiale di apprendimento per un sistema chiamato GAN (Generative Adversarial Network), che attraverso una fase di addestramento è in grado di ricreare nuove immagini artificiali con elementi morfologici quasi identici alle immagini originali, ma con dettagli e caratteristiche che sembrano creati da mani umane. La macchina rielabora il contenuto creando un nuovo linguaggio, catturando le informazioni e le qualità artistiche tipiche dell'uomo e della natura.
"NEO: botánica, entomología y arte digital" è parte del più ampio progetto di attività che il Museo dedica a scienza, arte e tecnologia, e comprende anche incontri di approfondimento con gli artisti ospiti. Il 15 ottobre, incontro con fuse*, nel quale spiegheranno come è stato concepito il processo di lavoro, l'uso di questi algoritmi e il GAN, nonché la recente applicazione della tecnica di transfer learning.
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