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Premio EFA 2020 per il miglior montaggio a "Il varco"

È Maria Fantastica Valmori la montatrice del documentario di Ferrone e Manzolini prodotto da Kiné

Si è svolta il 9 dicembre la prima serata di premiazione degli European Film Awards 2020, quest’anno presentati con una serie di eventi online.

Il documentario di Federico Ferrone e Michele Manzolini Il varco ha vinto l’EFA Excellence Award per il Miglior Montaggio Europeo, conferito a Maria Fantastica Valmori.

Il varco è il racconto del viaggio di un militare italiano nella tragica campagna di Russia, nel 1941, una storia di finzione ma elaborata dai registi con documenti di origine disparata e filmati di repertorio ufficiali e amatoriali, fondendo tutto in un unico punto di vista soggettivo, nell’unica 'voce' del protagonista in una steppa popolata di fantasmi, ricordi, orrori che si mescolano tra passato e presente.

Dichiara Maria Fantastica Valmori: "Sono veramente felice del riconoscimento al film, non solo al montaggio, proprio perché si tratta di un'opera innovativa e originale nella sua creazione e nell'utilizzo inedito degli archivi. E rende preziosi dei frammenti di pellicola che testimoniano una guerra del passato, ma raccontano una storia universale e ancora attuale".

Le motivazioni della giuria:

This documentary is considerably indebted to the editing. It consists almost entirely of grainy black and white archive film and each shot has been chosen with great care. Maria Fantastica Valmori skilfully edits the images of a train travelling across Europe towards the frontline and pictures of comrades-in-arms with scenes of past happiness but also death and destruction in a war-torn Europe. The archive used, no doubt chosen from many hours of material both amateur and professional, is absolutely vital in telling the film's story.

Il varco è stato prodotto da Kiné in associazione con Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Rai Cinema, con il contributo di Emilia-Romagna Film Commission.
Ha già ricevuto premi internazionali ma, come dichiarano Ferrone e Manzolini, "Per un film così poco convenzionale, sulle ferite storiche del nostro continente, non può esserci riconoscimento più alto di un premio europeo al montaggio. Un premio che gratifica tutti quanti hanno lavorato a questo piccolo e strano film”.

Kiné

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