Stati Uniti - "Pentcho" di Stefano Cattini
A Netanya, capitale della pianura di Sharon, in Israele, c’è una rotonda che ospita il monumento di una nave. La sua storia ha letteralmente attraversato il mare del tempo ed è raccontata ancora oggi dagli anziani passeggeri e dai loro famigliari, mantenendo viva la fiamma del ricordo.
Quella nave è il Pentcho, vecchio battello fluviale di Bratislava, unica possibilità di salvezza per 520 ebrei - cechi, slovacchi, polacchi, tra i quali 100 internati a Buchenwald - in fuga dall’Europa. Un viaggio temerario lungo il Danubio, capitanato da un ex comandante di sottomarini russo, e sfociato in mare aperto, tra stenti e difficoltà, fino a un naufragio, in cui la tragedia fu evitata grazie anche al ruolo della Marina Militare Italiana.
Questa pagina incredibile della Shoah è stata raccontata dal documentarista Stefano Cattini in Pentcho.
Cattini è nato a Carpi e vive a Parma. E’ membro della European Film Academy dal 2010 ed è autore di diversi documentari che raccontano “storie di persone”.
Pentcho è stato prodotto dalla bolognese Sonne Film, da Mosaic Films e Rai Cinema, con il sostegno del Fondo per l’audio-visivo della Regione Emilia-Romagna.
Il documentario, che ha ricevuto la menzione speciale della Giuria al Festival dei Popoli di Firenze nel 2018, viene ora presentato a New York nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata della Memoria organizzate dal Centro Primo Levi New York.
Il 23 gennaio, proiezione alla New York Film Academy, seguita da un dibattito con il regista.
Il 24 gennaio, proiezione all’Istituto Italiano di Cultura di New York. A seguire, tavola rotonda con Stefano Cattini e alcuni studiosi.