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Portogallo - "Montefeltro, terra della Gioconda”

A Lisbona, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo, una conferenza l’8 maggio ed una mostra fino al 13 maggio

Le ricerche delle studiose Rosetta Borchia, pittrice ed esperta di paesaggi d’arte, e Olivia Nesci, geomorfologa dell'Università di Urbino ed esperta del paesaggio fisico, hanno fatto emergere che è il Montefeltro ad aver ispirato famose opere di celebri pittori del Rinascimento come Piero della Francesca e Leonardo da Vinci.
Le due studiose, ormai definite “cacciatrici di paesaggi”, li hanno ritrovati nel 2007 tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana, tra i picchi e le rupi calcaree della Valmarecchia e le dolci colline della valle del Metauro.

Dopo l’individuazione di un primo elemento del fondale che è alle spalle di Federico da Montefeltro, nel Dittico dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca, Borchia e Nesci hanno dato inizio ad una serie di ricerche storico-artistiche e indagini scientifiche, associando gli aspetti storico-artistici del territorio, le biografie degli artisti e i documenti dei loro committenti, gli aspetti geologici, ecologici e di evoluzione del clima per spiegare le possibili modifiche ambientali.

L’approccio metodologico, assolutamente innovativo, sperimentato per la prima volta su paesaggi pittorici, ha posto le basi scientifiche per nuove indagini che hanno portato via via al ritrovamento di altri sfondi di opere pierfrancescane in tutto il territorio del Montefeltro, fino ad arrivare al ritrovamento del paesaggio della Gioconda di Leonardo da Vinci tra Romagna, Marche, Toscana e Umbria.

Oggi, mentre sono in corso studi sulle opere di Raffaello, questa esperienza è punto di riferimento per un progetto europeo tra Italia e Croazia, guidato dalla Regione Emilia-Romagna, che dal 2011 porta avanti il progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali. Un progetto innovativo, che riesce a coniugare la protezione del paesaggio naturale con la promozione culturale e turistica, e, grazie a balconi panoramici e vista point, crea un museo all’aria aperta che conduce i visitatori all'interno dei paesaggi di capolavori rinascimentali.

Sempre nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona ospita la mostra divulgativa Leonardo e il suo tempo, curata da Learco Andalò e Stefania Mazzotti.
Costituita da 20 pannelli, presenta un'ampia cronologia della vita di Leonardo da Vinci, dagli esordi a Firenze fino alla sua morte nel 1519, tra scienza e anatomia, architettura ed ingegneria militare, oltre che pittura e carte geografiche.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali e con la Regione Emilia-Romagna, è stata inaugurata il 2 maggio ed è visitabile fino al 13 maggio.

La conferenza di Olivia Nesci e Rosetta Borchia si svolge invece al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona l’8 maggio, ore 18,30.

 

Istituto Italiano di Cultura di Lisbona

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